Bake Off

Parlare di Bake Off significa ripercorrere un periodo molto intenso della mia vita. Lo scorso anno guardavo le puntate da casa, comodamente seduto sul mio divano, e immaginavo cosa avrei fatto io su uno di quei banconi. Poi mi son detto “perché non provarci?” e ho mandato la mia candidatura: mai avrei immaginato di essere selezionato! Invece sono stato contattato e, dopo due casting uno a Milano e uno a Napoli, sono diventato uno dei 20 magnifici.

Arrivato a Milano mi sono ritrovato in un mondo tutto da scoprire: assieme agli altri concorrenti immaginavamo come potesse essere realizzare un programma televisivo e fantasticavamo sulle possibili reazioni del pubblico vedendoci in tv.

Eravamo un gruppo di persone molto eterogeneo, ognuno con una bella personalità e, come in tutte le comunità, ognuno ha trovato i propri simili con cui ha stretto legami di amicizia che ora posso dire sono andati al di là della gara vista in tv.

In particolare io ho legato tantissimo con Rossella, nella quale ho praticamente trovato una sorella maggiore, ma anche con nonna Annalisa e la sensibile Stefania. Ricordo i primi giorni quando incoraggiavo Federica a non arrendersi alle prime difficoltà e anche con lei è rimasta una bella amicizia. Mi è dispiaciuto tanto per Fabio, uscito quasi subito dalla gara: è stato per pochi giorni il mio compagno di stanza al residence dove alloggiavamo e con lui si era instaurato un bel rapporto di amicizia.

Sotto al tendone ho sperimentato tante ricette, molte sono riuscite perfettamente, alcune meno, ma vi assicuro che ci ho messo tutto l’impegno e la passione di cui sono capace.

Soprattutto alle prime prove trovarmi di fronte i giudici per me è stato molto difficile: avevo sempre dubbi sulle mie capacità e temevo il loro giudizio che, però, sempre ho accettato di buon grado.

Avere qualche consiglio dal maestro Knam è qualcosa di eccezionale! Con il suo accento tedesco hai sempre l’impressione che ti stia rimproverando, ma vi posso assicurare che è un vero signore così come il maestro Antonio.

Clelia è proprio come la si vede in tv: una vera signora, sempre gentile e rispettosa di noi concorrenti, mai una parola fuori luogo.

Insomma, Bake Off per me è stata un’esperienza importante nonché un’occasione per mettere alla prova me stesso: provare ricette del maestro Knam e avere a disposizione ingredienti che non avevo mai sentito è qualcosa di grandioso!